Teatro

Il 26 gennaio alle 21 alla Città del Teatro di Cascina in scena "La Peggiore"

Il  26 gennaio alle 21 alla Città del Teatro di Cascina  in scena "La Peggiore"

 la nuova produzione della Fondazione Sipario Toscana onlus: LA PEGGIORE Storia semiseria sui bisogni dell’adolescenza, a tempo di pioggia e musica

 

La Peggiore è la storia di un incontro casuale eppure importantissimo fra due adolescenti: una etichettata come difficile, l’altra in difficoltà senza che nessuno se ne accorga.

Unite dalle diverse fragilità che hanno nello stare al mondo, finiscono per scegliersi e insieme intraprendere un viaggio che le cambierà profondamente. Un viaggio fatto di emozioni, di parole non dette e di altre dette troppo forte, con l’irruenza e la sincerità concessa solo alla vera amicizia.

Sena ha 16 anni. Valentina uno in più. Sena vive in una bella casa con la sua famiglia. Valentina vive in una casa famiglia. Da Sena tutti si aspettano solo e sempre qualcosa di buono. Da Valentina nessuno si aspetta niente invece perché Valentina è “un ammasso unico di cattiveria” ed è meglio starne alla larga. è il direttore della casa famiglia che l’ha detto. Le ha detto che di tutte quelle che sono passate da lì, lei è senza dubbio la peggiore.

Un bel giorno, un giorno che piove come Dio la manda, Sena e Valentina prendono i loro zaini e se ne vanno; una non sa dove, l’altra lo sa fin troppo bene.

E va a finire che si incontrano….

Il testo è stato scritto da tre giovani autori, con il coordinamento drammaturgico di Donatella Diamanti (direttrice artistica de La Città del Teatro) che così descrive il lavoro sul testo:

«Sofia Assirelli, Mirko Cetrangolo e Cristiano Testa, i tre autori, sono stai miei allievi al Centro Sperimentale a Milano, dove insegno sceneggiatura. In realtà se fosse stato possibile avrei lavorato con la classe intera, perché sono ragazzi davvero talentuosi, ma la drammaturgia a più mani non è una cosa semplicissima. Prima di cominciare a scrivere il testo gli autori ed io abbiamo assistito a un laboratorio condotto da Letizia Pardi e Fabrizio Cassanelli, che dello spettacolo è il regista. Le attrici (Valentina Grigò e Sena Lippi), insieme a un gruppo di adolescenti di varia provenienza (alcuni di loro già con esperienze teatrali, come il gruppo di giovanissimi “prestatici” per l’occasione da Franco Farina del Teatro Verdi di Pisa, che ringrazio) hanno improvvisato sui temi de La Peggiore, fornendoci materiali preziosi. Poi i tre autori si sono messi al lavoro e in un mese è nato il testo che Fabrizio Cassanelli con grande sensibilità e rispettosa creatività, ha tradotto sulla scena».

 

Spunto per La Peggiore è un libro bellissimo e spietato: La feroce gioventù, di Cesare Fiumi dedicato alla violenza giovanile. Ma se Fiumi affida un barlume di speranza solo alle ultime righe dell’epilogo, scrivendo che oltre ai giovani di cui racconta ce ne sono anche tanti altri che hanno in tasca scorte di speranza e voglia di futuro, ma che fin tanto che non riusciranno a parlare al ventre molle e feroce dei loro coetanei, a far cambiare loro rotta, condotta e riferimenti, a tirarseli dietro, non c’è granché da sperare, noi è da quelle righe che siamo partiti ed è un’inversione di rotta che abbiamo voluto raccontare, fino a mettere in scena un paradosso, quello di una pistola che diventa occasione per una vita nuova.